Pubblichiamo il commento in ricordo di Luciano che D’Angelo, co-fondatore del Movi Sicilia, ha postato sulla sua pagina Facebook

di Luciano D’Angelo

Oggi 30 aprile 2020 ricorrono esattamente 20 anni dalla morte di un grande uomo, un grande italiano, Luciano Tavazza. E’ stato uno dei miei maestri ed amico. Fondatore, tra tante e numerose iniziative di cittadinanza attiva e partecipazione democratica, anche del Movimento di Volontariato Italiano – MOVI, la più rilevante allora organizzazione di associazioni ed organismi di volontariato estesa in tutta Italia.

E’ stato colui che mi ha fatto apprezzare e capire il valore costituzionale, civile e sociale, del volontariato organizzato, ancora prima della Legge Nazionale di cui, Luciano, fu ispiratore e promotore, coinvolgendo sindacati e tutti i partiti della Prima Repubblica. (altro…)

Un sonetto romanesco in ricordo di quanti a lungo dovettero vivere nascosti per sfuggire alla morte o alla deportazione.

di Giampaolo Manganozzi

Er senso vero de “libberazzione”

lo vo’ sape’ er monello de la scuola

pe’ capi’ si davero ‘sta parola

annisconne dolore e distruzzione.


La maestra risuscita Stazzema

e li Fratelli Cervi e l’Ardeatine …

er carvario de cristi co’ le spine

che solo a ricordalli er core trema.


Parla de pora ggente e de li forti

spariti da la vista anche a se stessi:

pe’ campa’ je toccava d’esse morti …


… però pe’ via de la libberazzione

sortirono dar buio de l’oppressi

e fu la Pasqua de risurrezzione.

Roma, 30 aprile 2009

Condividiamo una riflessione di Solinas sul  co-educarci alla responsabilità per la ripartenza.

di Gianfranco Solinas*

Oggi, la pandemia del coronavirus, con tutto il suo carico di sofferenza, morte e paura, offre a noi umani una grande opportunità: quella di ravvederci e di dare una svolta alla nostra vita, personale e collettiva.
Ce ne stiamo rendendo conto in molti, un po dappertutto, ma corriamo il rischio di aspettarci questa svolta prevalentemente dagli altri, in particolare dagli attori della politica, dell’economia, della scienza.

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di Maria Paola Tavazza

E’ per me difficile parlare di Luciano e fino ad oggi l’ho sempre rifuggito. È stato per molti l’amico, il padre putativo, l’educatore, l’animatore, il presidente (Enaoli,Mo.V.I. e Fivol), per altri uno tra i padri del volontariato moderno, un personaggio su cui scrivere una tesi, un nome da ricercare con Google. Luciano, così ho sempre preferito chiamarlo in occasioni pubbliche, era mio padre. (altro…)

di Nilla Manzi Tavazza

Luciano, quanto hai amato la Chiesa, quanto hai gioito e sofferto per lei. Ti ricordi quando insieme leggevamo gli atti del Concilio Vaticano II? Eravamo al mare in Sardegna per degli incontri di formazione, mentre leggevo, il tuo volto si illuminava di una gioia intensa. (altro…)

di Giampaolo Manganozzi

Quando penso a Luciano Tavazza (e accade spesso) prevalgono due immagini: quella del pellegrino determinato nel perseguire le tappe del proprio itinerario (tappe segnate dalla vita delle persone piuttosto che da deserti e solitudini) e quella del capo-carovana che la sera pianta la tenda non per se solo, o soltanto per qualcuno, ma per tutti. (altro…)

di Livia Turco

Parto dalla conferenza di Foligno per ricordare quello che è stato per me l’insegnamento più importante di Luciano Tavazza.

Eravamo in un momento complesso se pur vivace di crescita e di discussione all’interno del volontariato; era il momento del confronto tra il volontariato ed il terzo settore. (altro…)