Abbiamo trovato e condividiamo una testimonianza dell’impegno di Luciano nella promozione del volontariato nella Lega Democratica.
E’ riportata nel capitolo Scuola e volontariato: il primato del civile del libro di Lorenzo Biondi “La Lega democratica”.
Buona parte delle proposte politiche della Lega democratica mirano a restituire autonomia alla società civile, a rivitalizzare i corpi intermedi (…).
Alla fine degli anni ’70 il segnale più vistoso – dal punto di osservazione della Lega Democratica – del nuovo fermento della società civile è il fenomeno del volontariato, fenomeno che appartiene alla cultura del gruppo cattolico-democratico fin dalle origini.
Nel primo Comitato di coordinamento della Lega, nel 1975, compare il nome di Luciano Tavazza, uno dei “principali protagonisti dei Convegno dei mali di Roma” del febbraio 1974.[1] Già in quell’occasione Tavazza, un quadro dirigente della Rai, parla di una “responsabilità sociale di fronte all’emarginazione e all’esclusione dei poveri” che deriva al cristiano come conseguenza dell’”etica della gratuità”.[2] Sarebbe proprio per l’”urgenza di trovare risposte” al problema delle nuove povertà nella capitale, che Tavazza lavora, nei quattro anni successivi al Convegno, ad un progetto di federazione di diverse realtà del nascente volontariato romano e nazionale; fino al 1978, con la nascita di un’associazione che prende il nome di Mo.V.I. (Movimento di volontariato italiano).[3]
Ma Tavazza non è il solo nella Lega ad occuparsi di volontariato: nel 1980 la Fondazione Gianni Agnelli commissiona ad un gruppo di ricercatori un’indagine sul fenomeno, che sta assumendo sempre maggior rilievo in diverse Regioni d’Italia. La ricerca iene pubblicata con le tre firme di Luciano Tavazza, Gaetano Piepoli e Nicolò Lipari.
[1] E successivamente membro del comitato organizzativo di Evangelizzazione e promozione umana. Cfr., Prima del convegno: tra cronaca e storia, in “Il Regno. Attualità”, 341 (5 novembre 1976), p. 467.
[2] Cfr., E. Gastaldi, Luciano Tavazza, profilo di una passione civile, in “Proposta educativa”, 3 (2000), pp. 49-53.
[3] P. Springhetti, Tavazza, apripista del volontariato, in “Avvenire”, 3 maggio 2000. Cfr. anche il sito del Movimento di volontariato italiano, http://www.movinazionale.it/index,php/features/storia, consultato il 12 marzo 20013.
Leggi interamente Scuola e volontariato: il primato del civile (pp. 319-324) Testo estratto dalla pubblicazione di Lorenzo Biondi, La Lega democratica, Viella Libreria Editrice, Roma, 2013, pag. 363.